Sebastian “Subby” Anzaldo, nato il 3 agosto 1933 a Omaha da genitori siciliani originari di Carlentini, ha vissuto un’esistenza esemplare e profondamente radicata nei valori della famiglia, del lavoro e del servizio alla comunità. Figlio di Antonio “Tony” Anzaldo, imprenditore calzaturiero a South Omaha, e di Lucia Vacirca, Subby crebbe in un ambiente permeato da tradizione e determinazione. Fin da giovane, unì lo studio alla dedizione al negozio di famiglia, dimostrando un senso del dovere raro per la sua età.
La musica fu la sua prima grande passione: suonava il clarinetto e il sassofono, arrivando a esibirsi a livello nazionale con l’orchestra di Eddy Haddad. Fu anche membro attivo della Santa Lucia Marching Band, un simbolo della comunità italo-americana locale.
Nel 1956 sposò Janice Kipp, con la quale costruì una famiglia numerosa e affiatata. Dopo esperienze nel settore delle costruzioni con i familiari, Subby ampliò i suoi orizzonti diventando imprenditore nel campo musicale e teatrale. Fu agente di artisti di fama mondiale come Count Basie, Duke Ellington, Dizzy Gillespie e Rodney Dangerfield, oltre a curare gli ingaggi di grandi nomi come Frank Sinatra, Elvis Presley e Diana Ross per la città di Omaha.
Negli anni ’80, Subby intraprese una brillante carriera pubblica. Nominato in diversi comitati comunali, fu poi eletto consigliere del terzo distretto, ruolo che ricoprì per 12 anni consecutivi. Nel 1994 divenne Sindaco ad interim di Omaha, primo cittadino con orgoglio di radici siciliane. Incaricato di importanti progetti, tra cui la costruzione del Columbus Park Community Center per i giovani svantaggiati di South Omaha, Subby dimostrò sempre una profonda dedizione alla sua gente.
Anche dopo aver lasciato la politica attiva, continuò a servire Omaha in varie commissioni, portando avanti iniziative per l’edilizia popolare. Nel 2019, poco prima della sua scomparsa, la città gli rese omaggio intitolandogli il Columbus Park Community Center, in una cerimonia carica di emozione e gratitudine.
Subby Anzaldo si è spento il 7 agosto 2019, quattro giorni dopo aver compiuto 86 anni. La sua eredità vive nei cinque figli, venti nipoti e quindici pronipoti, e nel profondo rispetto che Omaha nutre per lui. È stato nominato Presidente Onorario di numerose organizzazioni italo-americane e incluso nella Nebraska Music Hall of Fame.
Subby è stato non solo un ponte tra due culture, ma un esempio fulgido di come le radici familiari e l’impegno civico possano trasformare una vita in un simbolo per un’intera comunità.